lunedì 23 novembre 2009

OCEANI CARICHI DI CO2


Gli oceani rivestono un ruolo cruciale nella regolazione del clima, assorbendo più di un quarto del biossido di carbonio che le attività antropiche rilasciano nell’atmosfera. Ora il primo conteggio anno per anno sull'arco di tutta l'era industriale di questo meccanismo suggerisce che gli oceani fatichino a tenere il ritmo delle emissioni umane, una circostanza, questa, che potrebbe avere notevoli implicazioni per il futuro del clima.

A rivelarlo, sulle pagine dell’ultimo numero della rivista “Nature”, è uno studio firmato da Samar Khatiwala, oceanografo del Lamont-Doherty Earth Observatory della Columbia University.

I ricercatori stimano infatti che nello scorso anno gli oceani abbiano raggiunto un primato, avendo assorbito 2,3 miliardi di tonnellate di CO2 prodotte da combustibili fossili. Ma poiché le emissioni complessive sono cresciute rapidamente negli ultimi anni, dal 2000 la porzione di tali emissioni assorbita dagli oceani è diminuita del 10 per cento.

Alcuni modelli climatologici avevano già previsto tale rallentamento, ma è la prima volta che se ne trova una conferma sperimentale. Gli stessi modelli infatti attribuiscono tale cambiamento all’assottigliamento dello strato di ozono della stratosfera e ai conseguenti disturbi della circolazione oceanica e di quella dei venti.

Questo nuovo studio, per contro, porta a ipotizzare che il rallentamento sia dovuto a limiti chimico-fisici nella capacità degli oceani di assorbire il carbonio, un’idea che viene attualmente verificata da un gran numero di laboratori di ricerca del mondo.
"Quanto più biossido di carbonio si immette in atmosfera, tanto più acidi diventano gli oceani, riducendo la sua capacità di assorbire CO2", ha commentato Khatiwala. “A causa di questo effetto chimico, ci si attende che il sistema oceano divenga un ‘pozzo’ di carbonio sempre meno efficiente.”

Lo studio ha infatti ricostruito, anno per anno dal 1765 al 2008, l’accumulo negli oceani del carbonio di origine industriale. Khatiwala e colleghi hanno trovato che l’assorbimento è rapidamente aumentato negli anni cinquanta, quando gli oceani hanno cercato di mantenere il passo con le emissioni di biossido di carbonio in tutto il mondo. Queste ultime hanno però continuato ad aumentare e nel 2000 hanno raggiunto un valore di picco, dopo il quale la percentuale complessiva di carbonio assorbito ha cominciato inesorabilmente a diminuire, anche se in termini assoluti l’assorbimento continua ad aumentare.

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