domenica 8 novembre 2009

NUOVI CALCOLI SU APOPHIS


Probabilmente è l'asteroide che più di tutti ha tenuto desta l'attenzione dell'opinione pubblica. I dati iniziali, infatti, indicavano per Apophis il 2,7 per cento di probabilità che nel 2029 potesse colpire il nostro pianeta. Probabilità incredibilmente elevata, fortunatamente ridotta in modo drastico dalle successive osservazioni, con la buona notizia che quell'anno Apophis non avrebbe colpito la Terra, ma le sarebbe passato comunque incredibilmente vicino (30 mila chilometri dalla superficie).

Pericolo scampato, dunque, anche se ben presto ci si accorse che quel passaggio avrebbe influenzato l'orbita dell'asteroide con inevitabili ricadute sui suoi futuri incontri con la Terra. I calcoli, infatti, indicavano che ci poteva essere una probabilità su 45 mila che il passaggio del 2036 si rivelasse catastrofico. Valore minimo, ma più che sufficiente a tenere ancora desta l'attenzione degli astronomi e del pubblico. Al recente Meeting della Divisione di planetologia della American Astronomical Society tenutosi a Portorico, però, Steve Chesley e Paul Chodas (Jet Propulsion Laboratory) hanno presentato nuove valutazioni sul rischio-impatto per Apophis. E si tratta davvero di buone notizie.

Grazie alle più recenti osservazioni dell'asteroide, soprattutto quelle compiute dal team di Dave Tholen (Università delle Hawaii) con il telescopio da 2,2 metri posto sul Mauna Kea, Chesley e Chodas hanno ricalcolato l'orbita di Apophis ottenendo che le probabilità di impatto nel 2036 si riducono a circa quattro su un milione. I nuovi dati hanno inoltre evidenziato un altro incontro ravvicinato con la Terra nel 2068, con probabilità di impatto valutabili attualmente in tre su un milione, ma destinate a diminuire ulteriormente man mano che verranno acquisite nuove informazioni sull'orbita dell'asteroide.
Basterà questo rassicurante e drastico ribasso nelle probabilità di rischio a togliere ad Apophis l'etichetta dell'asteroide del Giorno del Giudizio? Vedremo...

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