lunedì 7 dicembre 2009

LA MANO BIONICA E' DIVENTATA REALTA'


Funziona perfettamente la mano bionica a cinque dita indipendenti, impiantata in un uomo italo-brasiliano di 26 anni che dopo un incidente stradale aveva subìto un'amputazione fino a metà avambraccio. Realizzata dalla Scuola Sant'Anna di Pisa nell'ambito del progetto 'LifeHand', la mano biomeccanica controllata direttamente dal cervello, sarà presentata domani a Roma. Il risultato sarà pubblicato su una rivista scientifica internazionale.

IL VIDEO http://tv.repubblica.it/copertina/ricerca-italiana-ecco-la-mano-bionica/39727?video

L'intervento, eseguito il 20 novembre 2008 nel Campus Biomedico di Roma, è stato condotto da tre chirurghi, due anestesisti, tre neurologi e quattro bioingegneri. Dopo mesi e mesi di addestramento, gli elettrodi sono stati inseriti all'interno delle fibre nervose. Non ci sono state complicazioni e il paziente, che si era offerto volontario, è stato dimesso due giorni dopo l'intervento. Per arrivare dalla progettazione all'impianto sono stati necessari sei anni. I ricercatori prevedono di ripetere l'esperimento con altri pazienti per confermare l'efficacia del sistema. Il progetto è finanziato con fondi europei per circa due milioni in cinque anni.

La mano è direttamente controllata dal sistema nervoso del paziente grazie a quattro elettrodi realizzati dall'azienda tedesca Ibmt e impiantati nei nervi mediano (all'altezza del polso) e ulnare (avambraccio). In questo modo l'uomo non soltanto controlla il movimento, ma riceve stimoli sensoriali. I quattro elettrodi sono minuscoli filamenti flessibili e biocompatibili spessi 10 milionesimi di millimetro (nanometri) e lunghi 180 nanometri. Ognuno ha otto canali che permettono il passaggio dei segnali fra cervello e mano. Di conseguenza il dialogo cervello-mano avviene grazie a 32 canali.

La mano bionica pesa circa due chili, ha dita di alluminio, i meccanismi che permettono i movimenti sono in acciaio, mentre il palmo e la copertura sono in fibra di carbonio. Le dimensioni sono le stesse della mano umana. Oggi il paziente controlla i movimenti della mano con tre tipi diversi di presa. E' riuscito a chiudere il pugno, a serrare le dita come una pinza e a muovere il mignolo.

Nessun commento:

Posta un commento