venerdì 4 settembre 2009
L'IMPRONTA DIGITALE DELLA SUPERCONDUTTIVITA'
"L'impronta digitale" spettroscopica della superconduttività resta intatta ben al di sopra delle basse temperature a cui i materiali superconduttori ad alta temperatura sono in grado di trasportare corrente elettrica senza resistenza. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori del Brookhaven National Laboratory, della Cornell University, dell'Università di Tokyo e dell'Institute of Advanced Industrial Science and Technology a Tsukuba, che illustrano la loro ricerca in un articolo su "Science".
La scoperta conferma che alcune importanti condizioni necessarie alla superconduttività esistono anche alle temperature superiori a quelle a cui normalmente si manifesta.
"Le nostre misurazioni forniscono la definitiva prova spettroscopica che il materiale che abbiamo studiato è un superconduttore anche al di sopra della temperatura di transizione, ma privo della coerenza di fase quantistica richiesta perché il flusso di corrente non incontri resistenza" ha detto Seamus Davis che ha coordinato ilgruppo di ricerca.
"L'impronta digitale spettroscopica conferma che a queste più elevate temperature gli elettroni sono accoppiati come nel superconduttore, ma per qualche ragione non cooperano in modo coerente per trasportare la corrente."
La scoperta e la tecnica con cui è stata ottenuta possono indicare la via per identificare ciò che inibisce la superconduttività coerente alle alte temperature. Questa conoscenza, a sua volta, può aiutare i ricercatori a sviluppare materiali superconduttori utilizzabili nelle apparecchiature di uso comune, a partire da linee di trasmissione elettrica senza perdite di potenza, che farebbero di questi materiali importanti strumenti di risparmio energetico.
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