mercoledì 16 settembre 2009

LA CALOTTA ANTARTICA SI FORMO' DURANTE UN MINIMO DI CO2


La correlazione tra la diminuzione dei livelli di CO2 nell'atmosfera terrestre e la formazione della calotta antartica circa 34 milioni di anni fa è stata confermata per la prima volta in una ricerca pubblicata su “Nature”: il risultato è stato ottenuto da un gruppo di ricercatori delle Università di Cardiff e di Bristol e della Texas A&M University grazie all'estrazione di microfossili in campioni di roccia che hanno “registrato” i livelli di biossido di carbonio dell'atmosfera terrestre all'epoca della formazione della calotta glaciale.
I geologi hanno discusso a lungo sull'attribuzione della formazione della calotta alla graduale diminuzione dell'effetto serra naturale.
I risultati, confermano la diminuzione del biossido di carbonio durante la transizione climatica Eocene/Oligocene e l'inizio della formazione della calotta antartica quando tali livelli raggiunsero il valore minimo di circa 760 parti per milione.
"Circa 34 milioni di anni fa, la Terra sperimentò un misterioso trend di raffreddamento: i ghiacciai e le piccole calotte glaciali si svilupparono in Antartide, i livelli del mare diminuirono le foreste temperate cominciarono a sostituire la vegetazione tropicale in molte aree”, ha commentato Paul Pearson della School of Earth and Ocean Sciences della Cardiff University, che ha guidato la missione.
"Il periodo, noto come transizione Eocene/Oligocene, culminò con il rapido sviluppo di una calotta antartica su scala continentale, che è rimasta tale da allora.
Il gruppo di ricerca ha mappato le grandi distese di boscaglia e di deserto dell'Africa occidentare e ha ricostruito le sottostanti formazioni rocciose locali utilizzando gli affioramenti occasionali di rocce e i letti dei fiumi. Infine ha scoperto la presenza di sedimenti dell'epoca corretta nelle vicinanze di un villaggio africano chiamato Stakishari. Con una trivellatrice ha quindi estratto centinaia di metri di campioni dal sottosuolo fino a riuscire a triovare la sequenza di strati geologici di cui era alla ricerca.
"Utilizzando questa serie piuttosto rara di campioni provenienti dalla Tanzania e una nuova tecnica analitica, siamo riusciti per la prima volta a ricostruire la concentrazione di CO2 attraverso la transizione Eocene-Oligocene, il periodo di circa 34 milioni di anni in cui le calotte glaciali cominciarono a stratificarsi nella parte orientale dell'Antartide”, ha spiegato Gavin Foster del Dipartimento di scienze della Terra dell'Università di Bristol.
I nuovi dati offrono quindi una nuova base di discussione sull'aumento dei livelli di CO2 nell'atmosfera terrestre alla vigilia della Conferenza sul clima in programma a Copenhagen per la fine di quest'anno.

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