giovedì 7 gennaio 2010
CIVILTA' FINORA SCONOSCIUTE NEL CUORE DELL'AMAZZONIA
Centinaia di cerchi, di quadrati e altre forme geometriche costruite da antiche società del tutto sconosciute che fiorirono in Amazzonia, stanno oggi venendo alla luce dal fitto della foresta. Le scoperte sono iniziate all'inizio del decennio quando dapprima attraverso Google Earth e poi con l'uso di satelliti per il rilevamento terrestre sono state analizzate aree di foresta disboscate. Da allora la ricerca si è intensificata anche in aree dove esiste ancora la foresta e ultimamente sono venute alla luce un gran numero di strutture geometriche. Ad oggi se ne contano oltre 200 su una distanza di circa 250 chilometri. Ma quanto scoperto potrebbe essere solo un decimo delle strutture che la foresta tiene ancora nascoste sotto la sua vegetazione.
"Al momento la maggior parte delle strutture sono state datate attorno al 1280, sebbene alcune potrebbero essere state costruite un millennio prima", ha spiegato Denise Schaan, antropologa dalla Federal University di Parà in Belem (Brasile), che ha guidato le ricerche. Secondo quanto rilevato e studiato fino ad oggi risulterebbe che quando arrivarono gli europei in Sudamerica, l'Amazzonia nascondeva una società complessa, probabilmente caratterizzata da rapporti di vario tipo che, probabilmente, venne distrutta in seguito alle malattie diffuse dai colonizzatori tra il XV e il XVI secolo.
Di queste società si perse ogni traccia e le ricerche non vennero realizzate perché si ipotizzò che i suoli nel nord dell'Amazzonia fossero troppo poveri per permettere l'agricoltura necessaria alla vita di una società sviluppata. "Oggi sappiamo che il quadro che ci siamo fatti - ha spiegato Schaan- è errato e dunque c'è tantissimo ancora da scoprire in quei luoghi".
Le ultime scoperte hanno messo in luce una serie di scavi ampi anche 11 metri e profondi diversi metri con un muro in terra che fa da protezione alto circa un metro. Numerose strade poi, collegano queste misteriose strutture. Attorno ad alcune di queste sono stati scoperti dei manufatti necessari alla vita quotidiana di un'abitazione, come ceramiche o frammenti in legno per vari usi.
Ma chi costruì e soprattutto a cosa servì tutto ciò nel fitto della foresta amazzonica? "Al momento rimane un mistero. E' probabile che quelle strutture potessero essere dei luoghi cerimoniali costruiti vicino a case", ha detto la ricercatrice. Tuttavia, secondo William Woods, un antropologo dell'Università del Kansas (Usa) le strutture potrebbero aver avuto finalità diverse nel tempo.
Quel che ha meravigliato gli archeologi è il fatto che le forme geometriche appaiano sia in aree pianeggianti che in ambienti collinari, dove, da sempre, si è creduto che le popolazioni preferissero non vivere. Tuttavia, poiché le strutture nelle due aree sono molto simili, secondo i ricercatori fu la medesima società a edificare gli uni e gli altri. "Un'idea che va contro quella comune secondo cui in Amazzonia le popolazioni non ebbero rapporti tra di loro", ha sottolineato Schaan.
Secondo un primo rilevamento è possibile che la società che costruì tutto ciò sia stata composta da almeno 60.000 persone. I primi risultati sono stati pubblicati sulla rivista Antiquity.
Per gli archeologi quanto sta venendo alla luce è davvero un mistero, anche perché se fino a oggi si chiedeva loro quante persone potevano vivere in quell'ambiente, la risposta sarebbe stata vicino a zero. "Il primo passo è stato fatto - ha rimarcato l'archeologa - ma ora rimane moltissimo da rilevare e studiare. I risultati potrebbero far riscrivere pagine di storia di un mondo che neppure pensavamo che esistesse".
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